Porzione singola | 230 g totali |
valore energetico | 252 kcal |
proteine | 47 g |
grassi | 7 g |
carboidrati | 0 g |
colesterolo | 153 mg |
purine | 0 mg |
fibre | 0 g |
PRAL | 20,25 |
Ingredienti per due persone:
- 450g arrosto di polpa di vitello
- pepe bianco e nero qb
- zenzero qb
- olio di semi qb
- sale qb
Preparazione:
Prendere una radice di zenzero abbastanza grossa da sminuzzare. Formare tre mucchietti di zenzero. Scaldare in un tegame un filo d’olio con un pizzico di sale. Appena l’olio è caldo aggiungere un mucchietto di zenzero, far saltare per un minuto e poi, a fiamma alta, rosolare l’arrosto a 360°, posizionandolo di volta in volta su ogni lato fino a formare una leggera crosta (non strinata) su tutta la superficie. Non prolungare eccessivamente questa fase: deve essere veloce, deve durare pochi minuti (2 o 3). Rimuovere lo zenzero (che probabilmente si sarà leggermente bruciato) e aggiungere un altro filo d’olio (in modo che l’arrosto sia circondato da un letto d’olio, ma non da un lago d’olio! L’olio non deve riempire neanche tutto il fondo del tegame). Abbassare la fiamma, posizionare sopra all’arrosto il secondo mucchietto di zenzero, un pizzico di sale e una spolverata abbondante di pepe bianco e nero, quindi coprire. Da questo momento la cottura deve proseguire per circa due ore e mezza. La fiamma deve essere molto bassa. Per capirci: aprendo il coperchio bisogna sentire un lento sfrigolio dell’olio, quasi impercettibile a coperchio chiuso. Dopo mezz’ora girare l’arrosto, posizionare sopra di esso il terzo mucchietto di zenzero, un pizzico di sale e un’altra spolverata abbondante di pepe bianco e nero. Coprire nuovamente. Ogni mezz’ora girare l’arrosto e, con un cucchiaio, raccogliere il liquido che si sarà formato, per bagnare l’arrosto e per posizionare sopra ad esso parte dello zenzero. Dopo un’ora, da quando è iniziata la cottura lenta, il vitello inizia a formare un sughetto liquido; se non succede, non è un buon segno, vuol dire che probabilmente la fiamma è troppo alta.
A fine cottura lasciare riposare l’arrosto. Se deve essere servito subito bisogna fare particolare attenzione a tagliarlo perché, se si è cotto bene, sarà così morbido da rendere molto difficile il taglio di fette sottili. In tal caso consiglio di servire l’arrosto ancora intero. Se non deve essere servito subito, appena si sarà raffreddato sarà più facile da tagliare e sarà possibile creare delle fette sottili e regolari. Disporre in un piatto da portata le fette, bagnandole con il sughetto di cottura. Prima di servire, scaldare; in questo modo la carne rimane morbida e si insaporisce ulteriormente grazie all’immersione nel sughetto di cottura.